mercoledì 31 ottobre 2012

AEREO CON RITARDO DI PIÙ DI 3 ORE? C’È IL RISARCIMENTO!

La Corte di Giustizia Europea (cause riunite C-581/10 e C-629/10) interviene nuovamente in materia di diritto al risarcimento per i passeggeri che subiscono un ritardo prolungato del volo.

Nel ribadire la propria posizione, già espressa nella precedente sentenza Sturgeon, la Corte ha infatti precisato che i passeggeri dei voli che arrivano a destinazione con un ritardo di 3 o più ore possono richiedere alla compagnia aerea una compensazione pecuniaria forfettaria compresa tra i 250 e i 600 euro (in base ai km della tratta), salvo che il ritardo non sia dovuto a circostanze eccezionali.

Il diritto alla compensazione pecuniaria, previsto dal Regolamento (CE) 261 del 2004 per i casi di cancellazione del volo, viene quindi esteso anche ai casi di ritardo prolungato: secondo la Corte, infatti, i passeggeri dei voli ritardati, dal punto di vista del disagio subito, possono essere assimilati ai passeggeri dei voli cancellati all’ultimo momento, quando la perdita di tempo sia di almeno 3 ore, salvo che la compagnia aerea non sia in grado di dimostrare che il ritardo prolungato è dovuto a circostanze eccezionali che non si sarebbero potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso.

La Corte, inoltre, per sottolineare il valore della propria pronuncia, ha precisato che la validità della sentenza non è limitata nel tempo, ed ha pertanto efficacia retroattiva: in altre parole, la decisione della Corte è valida anche nei confronti dei ritardi passati per i quali i passeggeri non abbiano ancora presentato domanda di risarcimento.

lunedì 15 ottobre 2012

GIUSTIZIA: SOPPRESSI 31 TRIBUNALI E 667 UFFICI DEI GIUDICI DI PACE

Entrati in vigore i decreti di riordino della geografia giudiziaria
 
Sono entrati in vigore, il 14 settembre scorso, i decreti legislativi (nn. 155 e 156 del 2012) che riordinano la geografia giudiziaria.

TRIBUNALI

Il primo dei due decreti disciplina la riorganizzazione dei tribunali, e prevede la soppressione di 31 sedi di Tribunale, di tutte le 220 sedi distaccate nonché di 31 procure.

GIUDICI DI PACE

Il secondo, invece, si occupa della riorganizzazione degli uffici dei Giudici di pace, e prevede la soppressione di ben 667 uffici, indicati nella tabella A del decreto (le competenze degli uffici soppressi saranno attribuite ai corrispondenti uffici indicati nella tabella B).

La norma, tuttavia, prevede che, entro 60 giorni dalla pubblicazione delle Tabelle sul Bollettino Ufficiale del Ministero, i Comuni interessati, anche in consorzio tra loro, potranno richiedere il mantenimento degli uffici del Giudice di pace dei quali è disposta la soppressione, anche tramite accorpamento, purché si facciano carico integralmente delle spese di funzionamento dell’ufficio e di erogazione del servizio, comprese quelle per il personale amministrativo.

Il Ministero della Giustizia, valutate le richieste e gli impegni, potrà apportare con proprio decreto le conseguenti modifiche.

Nel caso in cui non siano rispettati gli impegni relativi alle spese e al personale amministrativo per un periodo superiore ad un anno, gli uffici saranno definitivamente soppressi.
Entro la fine dell’anno il Ministero della Giustizia dovrà provvedere alla determinazione delle nuove piante organiche.

La soppressione delle 31 sedi di Tribunale e ancor più la soppressione dei 667 uffici del Giudice di pace, per AS.SI.CON. , è un fatto grave, perché riduce ulteriormente l’accesso alla giustizia ordinaria, che nel nostro Paese è oltremodo costosa e lunga. AS.SI.CON. ritiene particolarmente grave la soppressione degli uffici dei giudici di pace, un’istituzione che permetteva ai consumatori, per alcuni tipi di controversie, di poter argomentare le proprie tesi senza dover necessariamente ricorrere all’ausilio di un legale.

ASSICURAZIONI: Ora possibile il confronto fra polizze

Parte la polizza standard  all’indomani dell’approvazione del Decreto Sviluppo contenente la nuova norma.

La polizza standard, che permetterà finalmente la comparazione fra le varie polizze, facendo emergere le vere "convenienze" piuttosto che le offerte illusorie di molte compagnie, insieme alla caduta del divieto di collaborazione tra agenti di assicurazione professionisti, permetterà anche l'attuazione dell' art. 34 sull'obbligo, per gli agenti, di fornire 3 preventivi ai propri clienti.

Quanto contenuto nel decreto sviluppo per il settore assicurativo permetterà al Consumatore di operare una scelta consapevole con positive ripercussioni sulle tariffe. L’aumento della mobilità da una compagnia all’altra a seguito delle scelte consapevoli degli assicurati, aumenterà la concorrenza fra le imprese e porterà risparmi sulle attuali tariffe anche dell’ordine del 20%.

C’è ancora strada da fare sul fronte della lotta alle frodi. Il Decreto si è infatti limitato a demandare all'IVASS alcune funzioni di  controllo. Si è ancora lontani da un apparato che possa contrastare le frodi sul nascere. L'AS.SI.CON. ritiene che serva far scendere in campo magistrati ed operatori di polizia fortemente specializzati nel settore.

domenica 13 maggio 2012

INTERESSI SUGLI INTERESSI: LA CORTE COSTITUZIONALE RESPINGE LA RETROATTIVITÀ

Per avere i rimborsi è necessario mandare una raccomandata alla banca dove si ha il conto corrente


La Corte Costituzionale il 5 aprile scorso ha bocciato la lettura retroattiva dell'annosa questione dell'anatocismo (il calcolo degli interessi sugli interessi).

Con la sentenza viene dunque dichiarata l'incostituzionalità della norma inserita nel decreto legge Milleproroghe, provvedimento che mirava a ridurre a dieci anni il periodo di prescrizione, ridando a tutti i clienti la possibilità di avviare delle azioni contro gli istituti di credito, chiedendo il ricalcolo del saldo effettivo dei conti, epurando gli stessi dagli effetti prodotti dall'anatocismo, sin dall'inizio del rapporto a condizione che lo stesso sia ancora in essere o che non sia stato chiuso da più di dieci anni.

AS.SI.CON. consiglia a tutti i consumatori di inviare una lettera di contestazione con la richiesta di rimborso tramite raccomandata alla banca presso cui è aperto il conto corrente e per conoscenza ad AS.SI.CON. Per avere una migliore assistenza è posssibile recarsi presso la nostra sede Via G.B. Falcone n.67 1° piano pal.Vinci Sapri – Tel.0973/392242- 333/5280755-347/5026196; fax: 0973/392242 giorni di ricevimento - giovedì dalle ore 18,30 alle ore  20,00 – sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30.

giovedì 3 maggio 2012

Contadini con la laurea

Milena Carta ha 35 anni, Bobore Bussa 37, sono laureati, sposati, hanno un bambino di un anno. E fanno gli agricoltori.
Per capire come mai dopo tanti anni passati sui libri abbiano deciso di aprire un'azienda biologica tra Nuoro e Orgosolo, non c'è bisogno di scomodare Jean-Jacques Rousseau e il suo auspicato «ritorno alla natura». E neanche il filosofo Ludwig Feuerbach che sosteneva: «Siamo quello che mangiamo».
CONQUISTARE IL MERCATO INTERNO. Per capire la loro scelta basta fare due conti. «In Sardegna importiamo l'80% di prodotti ortofrutticoli, arrivano tutti dal Continente o dalla Spagna», dice a Lettera43.it Milena, «quindi il mercato c'è, dobbiamo solo provare a conquistarlo».
Ad avere spinto la giovane coppia ad aprire nel 2009 l'azienda Massajos non sono però solo l'entusiasmo e l'ottimismo, ma un'esigenza personale, quasi primaria: «Volevamo coltivare prodotti biologici per la nostra famiglia e così abbiamo deciso di iniziare a farlo anche per i cittadini di Nuoro».

«Non servono finanziamenti ma agevolazioni per i costi che sosteniamo»

È il sogno di un'economia a chilometro zero ad aver fatto sì che riprendessero in mano i terreni ereditati dal nonno di Bobore per trasformarli in un'oasi verde dove l'agricoltura convenzionale a base di pesticidi è bandita.
Producono solo frutta e verdure bio, e ogni settimana riescono a soddisfare una trentina di famiglie. «Consegniamo a domicilio cassette miste con i prodotti di stagione». Dieci euro a cassetta, una media di due euro al chilo, a cui si aggiunge ciò che si riesce a vendere al mercato biologico cittadino.
L'AIUTO DEI GENITORI. Il capitale per iniziare l'attività è stato minimo, dicono, e comunque anche per quello l'aiuto dei genitori è stato fondamentale. «Non abbiamo ricevuto nessun incentivo né finanziamento dell'Ue o della Regione, siamo partiti con le poche risorse che avevamo», raccontano.
Anche per questo l'azienda non ha dipendenti, ma viene mandata avanti con il sudore e la fatica dei due ragazzi. E quello di alcuni familiari e amici che nei periodi di semina e raccolta offrono le loro braccia.
IL PESO DELLE TASSE. «Ci arrangiamo», spiega Milena, «avere un dipendente, tra stipendio e tasse ci costerebbe 2.500 euro e per ora non ce lo possiamo permettere». Quello che pesa di più infatti è il carico fiscale.
«Per fare i contadini», conferma l'imprenditrice, «non servono finanziamenti a fondo perduto o incentivi ma agevolazioni per i costi che sosteniamo».
Secondo Milena il problema non è tanto riuscire ad acquistare o affittare i terreni, sui quali - se pubblici -con il decreto liberalizzazioni gli agricoltori under 35 dovrebbero avere un diritto di prelazione.
«La difficoltà più grande è riuscire a mantenerli». Tra il costo del carburante, le bollette dell'energia elettrica e dell'acqua per l'irrigazione, «i costi diventano spesso insostenibili».
AGRICOLTURA INTELLIGENTE. Per fortuna ci sono l'agricoltura intelligente e l'uso sapiente delle colture. «Qui non ragioniamo come nell'agricoltura tradizionale dove in ettari ed ettari di terreno si pianta un solo prodotto, ma diversifichiamo anche per evitare il rischio che la malattia di una pianta mandi all'aria un intero raccolto».
Niente di nuovo. In realtà, infatti, «un tempo si faceva proprio così», continua Milena, «poi la globalizzazione ha convinto i contadini a dedicarsi a una sola coltura per vendere maggiori quantità di prodotto. Ma questo ha determinato anche un abbassamento del prezzo».

Orto sinergico e filiera corta: il segreto del successo

A Massajos invece la parola d'ordine è diversificare. Nei quasi cinque ettari dell'azienda, Bobore e Milena hanno iniziato a coltivare un orto biologico e uno sinergico, un oliveto, e da quest'anno hanno creato anche un frutteto della biodiversità.
LE PIANTE ANTICHE. Nessuna mela Golden o uva Italia, ma varietà di frutti antichi che si coltivavano un tempo e che «sono più resistenti alle avversità climatiche e agli attacchi dei parassiti».
L'idea è quella di offrire ai propri clienti frutta e verdure diverse da quelle che si possono trovare in ogni supermercato del Paese.
IL RECUPERO DELLA TRADIZIONE. Attraverso il recupero della tradizione e una ricerca svolta tra gli agricoltori più anziani, che ancora conservano i semi dopo il raccolto, Milena e Bobore sono così riusciti a 'salvare' piante autoctone. Come per esempio la «pira camusina» (un tipo di pera), la cicerchia (una specie di pisello schiacciato come la fava), lo scalogno e tantissime varietà di fagioli, tra cui il «brent'e monza» (pancia di suora), di color nero con la pancia bianchissima.
LA LOGICA DELLA COLTIVAZIONE. Proprio in questi giorni in azienda sono iniziati i preparativi per la semina di questi prodotti. «Bobore ha già tagliato l'erba, preparato i cumuli di terra e disposto l'impianto di irrigazione». A guardare l'orto sinergico di Milena e Bobore, tutto sembra coltivato in maniera casuale, ma in realtà la logica è chiara: «Creare un ecosistema che si autosostenga senza impoverire troppo il terreno», spiega Milena.
SOLO TERRA E PAGLIA. Alla base del cumulo di terra di solito si mettono aglio e cipolla che, con il loro odore, allontanano alcuni insetti dannosi; in cima stanno invece le piante più delicate, come fagioli e pomodori.
Tutto viene poi coperto con la paglia che «ha la funzione di proteggere il terreno, mantenerne l'umidità e, attraverso la sua decomposizione, di fertilizzarlo in maniera naturale».
PIANTE ANTI-PARASSITI. Tutto intorno inoltre ci sono siepi di piante aromatiche che attirano gli insetti in grado di combattere i parassiti. Quelle profumate come la lavanda e il rosmarino, per esempio, «richiamano le coccinelle che si nutrono di afidi e sono quindi fondamentali».

«Se usassimo la zappa, non avremmo il tempo di fare altro»

Dopo la semina, si lascia che la natura faccia il suo corso.
«Tra un mese e mezzo inizieremo a raccogliere i primi frutti», dicono con soddisfazione.
Milena non è però spaventata dalla mole di lavoro che l'aspetta. «Non usiamo più la zappa come un tempo, anche perché sarebbe proibitivo: non avremmo il tempo di svolgere quelle attività integrative che ci permettono il sostentamento per tutto l'anno».
ATTIVITÀ INTEGRATIVE. «Vivere di sola coltivazione è infatti ancora un sogno», aggiunge Milena, «per ora lo possiamo fare solo da giugno a dicembre».
Per il resto serve l'ingegno. Così i due giovani agricoltori offrono la loro consulenza ad altre imprese, associazioni ed enti, e hanno creato una fattoria didattica.
LA FATTORIA DIDATTICA. La struttura, accreditata dalla Regione, ogni giorno ospita scolaresche a cui Milena e Bobore mostrano come funziona un'azienda agricola. «La mattina curiamo l'orto insieme e il pomeriggio svolgiamo attività di laboratorio».
E se la montagna non va da Maometto, sono Milena e Bobore ad andare nelle scuole e trasmettere l'amore per l'agricoltura. «Molti bambini sono abituati a mangiare tanta carne e conoscono pochissime verdure». Per questo avvicinare i piccoli al mondo bio «è fondamentale».
IL FILO CON IL CONSUMATORE. Il sogno della coppia, infatti, è che un domani «siano i clienti a venire in azienda e raccogliersi le verdure da soli».
Se infatti già oggi i due sono riusciti a ricreare l'antico rapporto tra produttore e consumatore, un «domani si potrebbe dar vita a una nuova sinergia». Un'agricoltura davvero sostenibile e produttiva.
Giovedì, 03 Maggio 2012
di Antonietta Demurtas
FONTE : LETTERA 43.IT

sabato 21 aprile 2012

CARO CARBURANTI-AS.SI.CON. lancia l’invio mail dei consumatori alla Presidenza del Consiglio.

È diventato intollerabile  il peso che ha il prezzo della benzina sui redditi della famiglie.
 
2.00 euro al litro su un consumo di 1000 litri all’anno per automezzo comporta una spesa familiare per la sola benzina di 2.000 euro a famiglia per automobile (4.000 euro per una famiglia che possiede due automobili), al quale va aggiunto il costo di 1.000 euro medie ad automobile (2.000 euro per chi possiede due automobili) per i costi derivanti da Rc Auto, Bollo, manutenzione ecc.
 
L’automobile  è diventata un lusso anche per chi con essa lavora. Il Governo Monti deve assumersi la responsabilità di tagliare le accise sulla benzina.
 
AS.SI.CON. ritiene che il Governo debba essere pressato da parte dei consumatori in merito al peso che l’aumento del prezzo della benzina ha assunto per le tasche degli italiani e invita tutti i consumatori ad inviare una mail alla presidenza del Consiglio ( segreteriausg@governo.it)   con il seguente appello:
 
“ BASTA AUMENTI SULLA BENZINA!
Presidente Monti tagli le accise !
Sono un/una cittadino/a che usa l’automobile per necessità e non per divertimento.”

PROROGATO IL TERMINE DI VALIDITÀ DELLE CARTE DI IDENTITÀ


Carta di identità prorogata fino al compleanno successivo del compleanno del titolare. Abrogato il limite di età di 15 anni per il rilascio.


La validità delle carte di identità su carta ed elettroniche e di tutti i documenti di riconoscimento rilasciati dal 10 febbraio scorso è prorogata automaticamente al compleanno successivo a quello di scadenza del documento stesso.

E’ stato abrogato anche il limite minimo di età previsto per il rilascio della carta d’identità, che adesso può essere rilasciata anche ai minori di 15 anni.

martedì 3 aprile 2012

IL CONTRIBUTO VOLONTARIO DELLE FAMIGLIE NON DEVE RIGUARDARE LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA' CURRICOLARI.

Il Ministero dell'Istruzione interviene sul contributo volontario con la nota 00312 del 20 marzo detta le indicazioni in merito all'utilizzo del contributo volontario versato dalle famiglie e raccomanda trasparenza e rendicontazione per i contributi.

Il capo dipartimento all'Istruzione, Lucrezia Stellaci evidenziando che è stata più volte denunciata la prassi di richiedere il versamento del contributo come condizione per l'iscrizione degli studenti, sottolinea la natura dei versamenti in questione "sono assolutamente volontari, anche in ossequio al principio di obbligatorietà e gratuità dell'istruzione inferiore". Le scuole quindi dovranno "tenere ben distinti i contributi volontari dalle tasse scolastiche che, al contrario, sono obbligatorie, con l'eccezione dei casi di esonero".

Il contributo volontario, a ogni modo - precisa la nota - "non potrà riguardare lo svolgimento di attività curricolari". Dovrà essere indirizzato "esclusivamente a interventi di ampliamento dell'offerta culturale e formativa e non ad attività di funzionamento ordinario e amministrativo" e le famiglie vanno sempre informate sulla possibilità di avvalersi della detrazione fiscale. Inoltre - avverte la nota - le scuole "dovranno improntare l'intera gestione delle somme in questione a criteri di trasparenza ed efficienza. In particolare le famiglie dovranno preventivamente essere informate sulla destinazione dei contributi, in modo da poter conoscere in anticipo le attività che saranno finanziate con gli stessi ed eventualmente decidere, in maniera consapevole, di contribuire soltanto ad alcune specifiche azioni".

Il Ministero, inoltre, con questa nota dispone che alle famiglie, alla fine dell'anno scolastico, "andrà assicurata una rendicontazione chiara ed esaustiva della gestione dei conti, dalla quale risulti come sono state effettivamente spese le somme e quali benefici ne ha ricavato la comunità scolastica".

Ai direttori degli uffici scolastici regionali si chiede, infine, di vigilare sulla corretta applicazione delle disposizioni e di intervenire "direttamente, secondo le proprie competenze, per contrastare eventuali comportamenti difformi".

venerdì 16 marzo 2012

Petrolio sversato in Basilicata. Non la prima volta, non l'ultima

L'allarme lo hanno lanciato alcuni agricoltori, che da giorni avvertivano una forte puzza di petrolio. Il greggio espone al rischio di contaminazione le falde acquifere, anche se Regione ed Eni sembrano tranquillizzare e minimizzare l’accaduto. Solo “una piccola fuoriuscita di petrolio” dichiarano subito i tecnici del Dipartimento ambiente della Regione Basilicata. A ruota la presa di posizione della multinazionale di San Donato Milanese: “l'area circostante è caratterizzata da una composizione del terreno limo-argilloso che ha evitato l'interessamento delle falde acquifere”. Ma è proprio dalla Conferenza di servizi indetta ieri mattina, presso il Comune di Bernalda -alla presenza di tecnici e rappresentanti regionali, Corpo Forestale dello Stato, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, Prefettura e Provincia di Matera ed Eni- che arriva una mezza smentita, prefigurando una situazione ben più grave del previsto: “L'area interessata è di circa un ettaro”.
Quindi, 10 mila metri quadrati contaminati da petrolio.
Un campo da calcio a 11 regolamentare. Intanto, mentre nell’area incidentata sono in corso lavori di recupero del greggio, nonché le operazioni di bonifica dei terreni interessati dallo sversamento, gli attivisti dell’Organizzazione lucana ambientalista e del Movimento NoScorie Trisaia attaccano. “Non c’è alcun dubbio che quello accaduto a Bernalda non è un semplice guasto, ma è un incidente di una certa rilevanza che ha riguardato gli impianti di regolazione e le stesse condutture da 20 pollici, in via di sostituzione dopo l’incidente all’oleodotto. Chiediamo che vengano quantificati i danni con immediati risarcimenti nei confronti degli agricoltori e dell’intera comunità”. L’oleodotto Eni Viggiano-Taranto -nel 2002 al centro di un’inchiesta giudiziaria per appalti irregolari e tangenti, che portò all’arresto di 17 persone -è in esercizio da quasi dieci anni. Il suo interramento fu deciso dalle amministrazioni locali al fine di mitigare l’impatto visivo di un’opera che attraversa località interessate da dissesto idrogeologico, aree sismiche, corsi d’acqua e campi coltivati.
Ricordiamo che su tutto il territorio lucano sono presenti circa 700 chilometri di oleodotti, gran parte all’interno del perimetro del parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese. Perché le infrastrutture petrolifere non si fermano solo alle trivelle e alle piattaforme. Ci sono i tubi collegamento dei 26 pozzi estrattivi della Val d’Agri al centro olio di Viggiano, ai quali potrebbero aggiungersi altri chilometri di oleodotti per il trasporto del greggio da estrarre a Corleto Perticara (50 mila barili al giorno) e dai monti di Marsico/Tramutola (26 mila barili al giorno). Una “ragnatela” fittissima sulla quale andrebbe, certamente, attivato un controllo sistematico e continuativo.

L’incidente del 10 marzo è l’ultimo di una lunga serie. Il 5 aprile 2011, a seguito di una pericolosa emissione di idrogeno solforato dal centro olio di Viggiano, 21 operai di una ditta -la Elbe Sud srl- situata a 150 metri dall’impianto accusarono malori, finendo in ospedale per intossicazione. Ma dal 1996 ad oggi, sono stati oltre 25 gli incidenti, molti dei quali purtroppo non denunciati. Per quelli noti, invece, risultano assenti relazioni ufficiali che dettagliano le cause, la tipologia dell’inquinamento, le sostanze immesse sul suolo, nell’aria, nell’acqua e nei prodotti agricoli e zootecnici esposti a tali sostanze. Gli effetti degli incidenti, così come l’esposizione durante il funzionamento delle attività di produzione, trattamento e trasporto del greggio finiscono così per rappresentare i cosiddetti “effetti collaterali” delle estrazioni petrolifere in Basilicata, tra sviluppo mancato, disoccupazione e minaccia ambientale.

FONTE : ALTRECONOMIA articolo di  Pietro Dommarco - 13 marzo 2012

mercoledì 14 marzo 2012

SANZIONI SALATE PER I LIBRETTI CON IMPORTO OLTRE 1000 EURO


Entro il 31 marzo 2012 i possessori di libretti al portatore, bancari e/o postali, di importo superiore a 1.000,00 euro, devono estinguerli o riportare il saldo sotto i mille euro o trasformarli in depositi nominativi.

La sanzione in caso di infrazione è compresa tra il 10 e il 20 per cento del saldo; percentuale raddoppiata in caso di saldo superiore a 50.000 euro. In caso di saldo inferiore a 3.000,00 la sanzione è pari al saldo del libretto.

Si ricorda che fin dal 30 aprile 2008 il possessore di libretto al portatore che intende trasferirlo deve comunicare alla banca o alle poste i dati e l’accettazione del cessionario e la data del trasferimento. Le sanzioni sono come quelle sopra descritte.

FALSI RIMBORSI FISCALI


L’Agenzia delle Entrate in una nota avverte che la mail con il logo dell' Agenzie delle Entrate e con la dicitura “Notifica di rimborsi fiscali” è FALSA! Si tratta di un vera e propria truffa ai danni dei contribuenti, un tentativo di “phishing” per ottenere illecitamente dati personali. Infatti Il testo della mail invita a scaricare e compilare un modulo per richiedere un rimborso, riportando anche tutti i dati della carta di credito.

Il consiglio è di ELIMINARE LA MAIL E DI NON APRIRE L’ALLEGATO, perché potenzialmente pericoloso.

L’Agenzia delle Entrate ricorda che per chiedere un rimborso l’iter da seguire è il seguente:

  • andare sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it - cosa devi fare – richiedere – rimborsi. Il rimborso verrà poi accreditato sul conto corrente.

In nessun caso l’Agenzia delle Entrate richiede informazioni sulle carte di credito!

domenica 4 marzo 2012

NO AL PETROLIO NEL VALLO DI DIANO

ASSOCIAZIONE SICUREZZA CONSUMATORI
AS.SI.CON.


L’Associazione Sicurezza Consumatori ribadisce le ragioni contrarie al progetto di trivellazioni petrolifere proposto dalla SHELL Italia spa :

1.      Dallo studio statistico relativo alle imprese per settore, elaborato dall’Associazione Sicurezza Consumatori su dati ISTAT, Contabilità Nazionale e Ministero dell’Economia e Finanze, emerge un quadro economico del Vallo di Diano basato sul commercio e l’agricoltura con una vocazione turistica e agri-turistica. L’aspetto economico agricolo-commerciale del Vallo di Diano non può conciliarsi con le attività estrattive che la SHELL spa ha intenzione di effettuare.

2.      Le acque sorgive del Vallo di Diano per la particolare struttura geologica, evidenziata da recenti studi, hanno un importanza strategica in quanto insostituibili, pertanto l’utilizzazione delle acque sorgive e la loro preservazione dall’inquinamento è essenziale per l’assetto socio-economico del Vallo di Diano, basti pensare a cosa potrebbe accadere ad un importante azienda di imbottigliamento dell’acqua che opera nel Comune di Montesano sulla Marcellana e che impiega ben 150 lavoratori, se le falde acquifere fossero inutilizzabili.
3.      La normativa italiana in materia di gestione dei rifiuti derivanti da attività estrattive non si è ancora adeguata alla Direttiva europea 2006/21/CE, i settori non ancora adeguati alle prescrizioni europee sono: l’informazione al pubblico,il trattamento dei vuoti di miniera, la manutenzione successiva alla chiusura degli impianti, la corretta gestione dei depositi di rifiuti inerti, pericolosi e quelli provenienti dall’estrazione petrolifera di terra. Pertanto il mancato adeguamento alla Direttiva europea non garantisce dallo smaltimento incontrollato sul suolo, sottosuolo ed acque dei rifiuti derivanti dall’attività estrattiva che la SHELL spa intende realizzare.

L’Associazione Sicurezza Consumatori esprime infine soddisfazione per il documento unitario formulato dai Sindaci degli otto comuni interessati nella riunione tenutasi il 23/02/2012, i quali con coraggio si stanno opponendo  con un chiaro “NO AL PETROLIO”.


IL PRESIDENTE
Avv. Antonio Domenico Ferrante

IL PRESIDENTE AGGIUNTO
Gianfrancesco Caputo

domenica 19 febbraio 2012


ASSOCIAZIONE SICUREZZA CONSUMATORI
AS.SI.CON.


L’Associazione Sicurezza Consumatori manifesta piena solidarietà ai Sindaci del Vallo di Diano che si stanno opponendo, con coerenza e coraggio, al progetto di trivellazioni petrolifere proposto dalla SHELL Italia spa, le ricerche petrolifere effettuate su di un territorio a vocazione agro-turistica, avrebbero un impatto ambientale dannoso sulla qualità della vita,  sull’integrità delle falde acquifere e sull’economia in generale. Il territorio del Vallo di Diano già martoriato dallo sversamento illegale di rifiuti pericolosi, oggetto di inchieste della magistratura, non può essere danneggiato ulteriormente dagli interessi di multinazionali petrolifere che operano senza considerare le conseguenze, in territori che non possono essere considerati marginali. I Sindaci degli otto Comuni Valdianesi interessati che si sono opposti alle richieste di autorizzazione per le ricerche petrolifere avanzate dalla SHELL Italia spa, potranno contare sull’incondizionato appoggio dell’Associazione Sicurezza Consumatori per ogni iniziativa da realizzare al fine di scongiurare tale pericoloso progetto, contrario agli interessi dei cittadini del Vallo di Diano.

 
IL PRESIDENTE  
Avv.Antonio Domenico Ferrante

IL PRESIDENTE AGGIUNTO
Gianfrancesco Caputo                                                                                   

Via G.B. Falcone n.67 1° piano pal.Vinci Sapri – Tel.0973/392242- 347/6311636-333/5280755-347/5026196; fax: 0973/392242
giorni di ricevimento - giovedì dalle ore 18,30 alle ore  20,00 – sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30



sabato 11 febbraio 2012

AUTO: COME LIMITARE I DANNI DEL GELO

 

Come noi, anche le auto hanno bisogno di difendersi dal gelo.

Ecco alcuni semplici accorgimenti da adottare per scongiurare problemi alla nostra autovettura:

  • per eliminare il gelo dai vetri dell’auto utilizzare raschietta e spray deghiacciante;

  • non gettare acqua calda sul vetro ghiacciato;

  • non accendere il tergilunotto;

  • per limitare la formazione del ghiaccio sui vetri ripararli con della carta di giornale o con teli di plastica;

  • se si prevede di lasciare la propria macchina ferma per svariato tempo, staccare un morsetto della batteria;

  • lasciare parcheggiata l’auto senza freno a perché il cavo tirante potrebbe gelare e quindi spaccarsi. Lasciare, invece, la prima, marcia ingranata.
Per conoscere con esattezza le zone e le strade con l’obbligo di montare le catene o i pneumatici da neve consultare il sito della Polizia di Stato


Per chi non rispetta le disposizioni, relative all’obbligo di catene a bordo, le multe vanno da 80 a 318 euro.

CATENE DA NEVE


 

Le catene da neve rappresentano uno strumento validissimo in caso di guida su neve o ghiaccio.


Non è sempre semplice per il consumatore scegliere tra la vasta gamma di prodotti disponibili sul mercato le giuste catene per il proprio veicolo. La norma UNI 11313 definisce le catene da neve di “qualità”.

Le catene da neve a norma UNI devono riportare sull’imballaggio:

  • il numero della norma (UNI 11313);

  • il nome del produttore;

  • la denominazione del tipo di catena;

  • l’elenco delle misure dei pneumatici cui la catena è destinata.
Si ricorda che il limite di velocità in caso di guida con catene è di 50 KM/h.

Dal 1 aprile 2013 potranno essere commercializzate solamente le catene da neve contrassegnate con marchio UNI.

domenica 5 febbraio 2012

CANONE RAI: ESENTI I 75 ENNI






                                      assiconconsumatori@gmail.com


La legge 24 dicembre 2007, n. 248, prevede l’abolizione del canone Rai per soggetti di età pari o superiore a 75 anni.
Per essere esenti bisogna:
  • aver compiuto 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone (entro il 31 gennaio 2012). Per coloro che vogliono usufruire del beneficio per la prima volta, relativamente al secondo semestre dell’anno, devono aver compiuto 75 anni entro il 31/07/2012;
  • non convivere con altre persone, diverse dal coniuge, titolari di reddito proprio;
  • godere di un reddito che, insieme a quello del coniuge, non sia superiore a 6.713,98 euro annui (516,46 euro per tredici mensilità).
Il reddito deve essere riferito all’anno precedente a quello per il quale ci si intende avvalere dell’agevolazione.
La domanda di esenzione per gli anni 2008-2009-2010-2011 deve essere presentata utilizzando un modulo scaricabile dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate (http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/home).
La domanda di rimborso per gli anni 2008-2009-2010-2011-2012 dovrà essere effettuata attraverso un apposito modulo scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate o presso gli sportelli delle sedi regionali della Rai.
Sia per l’esenzione, che per il rimborso, la domanda deve essere spedita tramite raccomandata all’indirizzo:
Agenzia delle Entrate
Direzione provinciale I di Torino
Ufficio territoriale di Torino 1
Sportello S.A.T.
Casella postale 22 10121 – Torino (To)

MODIFICATE ALCUNE NORME DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE




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Davanti al Giudice di pace senza Avvocato per le cause di valore non superiore ai 1000 euro



Il Decreto Legge 22 dicembre 2011, n. 212, pubblicato in G.U. n. 297 del 22 dicembre 2011, in vigore dal giorno successivo alla data di pubblicazione ed in attesa di conversione in legge, ha apportato importanti modifiche al Codice di Procedura Civile.
Con il Decreto Legge 212/2011:
  •    Viene stabilito che davanti al Giudice di Pace le parti possono stare in giudizio senza il patrocinio di un avvocato nelle cause il cui valore non supera i 1000 euro e che spese, competenze e onorari liquidati dal giudice non possono superare il valore della domanda;
  •     Viene introdotto un sistema di estinzione automatica  del processo di impugnazione per le cause civili pendenti da oltre 3 anni: le impugnazioni si intendono rinunciate se nessuna delle parti dichiara la persistenza dell’interesse alla loro trattazione entro il termine perentorio di sei mesi dalla data in vigore della legge;
  •        Vengono introdotte disposizioni in materia di composizione delle crisi da sovra indebitamento atte a dare una risposta urgente per fronteggiare le situazioni di crisi di piccole imprese e famiglie cui non sono applicabili le disposizioni vigenti in materia di procedure concorsuali, dando la possibilità di concordare con i creditori un piano di ristrutturazione dei debiti che determini la finale esdebitazione del soggetto in crisi;
  •        Viene introdotto un meccanismo controllato di estinzione di tutte le obbligazioni del soggetto sovraindebitato.

MODIFICATO L'ART. 67 DEL CODICE DEL CONSUMO SUI SERVIZI FINANZIARI


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Informazioni al consumatore, diritto di recesso e pagamento del servizio da 15 a 30gg.
Le novità introdotte

L’art. 5 della  Legge 15 dicembre 2011 n. 217, c.d. Comunitaria, ha modificato alcuni articoli del D. Lgs. 205/2006 Codice del Consumo contenuti nella Sezione IV che disciplina la Commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori.
Il Codice del Consumo specifica che per Servizio finanziario si intende qualsiasi servizio di natura bancaria, creditizia, di pagamento, di investimento, di assicurazione o di previdenza individuale che sia svolto attraverso tecniche di comunicazione a distanza.
In particolare le modifiche riguardano:
  • Art. 67-quinquies - Informazioni relative al fornitore:
deve essere fornita informazione circa l’identità del rappresentante del fornitore stabilito nello Stato membro di residenza del consumatore, e non in Italia come nella formulazione fino ad oggi vigente;
  • Art. 67-duodecies - Diritto di recesso:
è stata soppressa la parte C) del comma 5) dell’art 67-duodecies: quindi si può recedere anche dai  “contratti  di assicurazione  obbligatoria  della responsabilità civile per i danni derivanti  dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, per i quali si sia verificato l'evento assicurato”;
  • Art.67- terdecies -  Pagamento del servizio fornito prima del recesso:
Modificati i commi 4 e 5 per cui è stato aumentato da 15 a 30 giorni il termine entro cui:
il fornitore deve rimborsare il consumatore
il consumatore deve pagare al fornitore quanto dovuto e restituire quanto ricevuto.

venerdì 3 febbraio 2012

 

ASSOCIAZIONE SICUREZZA CONSUMATORI

ATTO COSTITUTIVO

Si è costituita a Sapri il 2 febbraio 2012 l’ASSOCIAZIONE SICUREZZA CONSUMATORI   (in acronimo AS.SI.CON.).
L’ ASSOCIAZIONE SICUREZZA CONSUMATORI non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nel campo della tutela dei diritti civili e degli interessi dei consumatori e degli utenti. In particolare, l'attività dell' ASSOCIAZIONE SICUREZZA CONSUMATORI è diretta alla tutela dei diritti civili dei consumatori e degli utenti che si trovano in situazioni di svantaggio in ragione delle loro condizioni fisiche,psichiche,economiche,sociali,familiari.



L’ ASSOCIAZIONE SICUREZZA CONSUMATORI fonda la propria attività su principi di democrazia, etica, solidarietà sociale, tutela ambientale, promozione della qualità della vita e del consumo consapevole, prevenzione dall'usura, condannando quelle attività che s'ispirano e/o praticano la violenza, il razzismo, la discriminazione sociale ed etnica, il sopruso e la corruzione.
In particolare, l’ ASSOCIAZIONE SICUREZZA CONSUMATORI riconosce come fondamentali diritti civili dei consumatori e degli utenti, anche in


qualità di risparmiatori:
- il diritto alla sicurezza e all'integrità fisica e psichica;
- il diritto all'etica dello sport e dell'attività motorio -ricreativa;
- il diritto alla qualità dei prodotti e dei servizi;
- il diritto a ricevere un'informazione adeguata e una pubblicità corretta;
- il diritto a ricevere un'adeguata formazione ed educazione al consumo;
- il diritto a poter esercitare una libera scelta tra prodotti e servizi competitivi, combattendo ogni forma di oligopolio e monopolio dell’offerta commerciale,con riferimento a prezzi socialmente equi.
- il diritto di essere rappresentati;
- il diritto ad un equo ristoro dei danni subiti;
- il diritto allo sviluppo sostenibile e ad un ambiente sano;
- il diritto alla tutela economica e del risparmio e della conservazione del potere d'acquisto delle retribuzioni;
- il diritto alla correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali;
- il diritto all'assistenza sociale erogata secondo principi di equità in relazione ai propri bisogni.

PRESIDENTE: ANTONIO DOMENICO FERRANTE

PRESIDENTE AGGIUNTO: GIANFRANCESCO CAPUTO

TESORIERE: ADELE VITA

RESPONSABILE DIPARTIMENTO RISPARMIO E CREDITO: GIANCARLO ZAPPIA

Via G.B. Falcone n.67 1° piano pal.Vinci Sapri – Tel.0973/392242- 347/6311636-333/5280755-328-6583145; fax: 0973/392242
giorni di ricevimento - giovedì dalle ore 18,30 alle ore  20,00 – sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30